Abdul El-Sayed entra nella corsa democratica per il Senato degli Stati Uniti in Michigan
L’ex dirigente della sanità pubblica punta, per il successo della sua candidatura, su un’agenda progressista sostenuta da Bernie Sanders. In corsa anche l’ex deputato repubblicano Mike Rogers e la senatrice statale democratica Mallory McMorrow.

Abdul El-Sayed, medico ed ex dirigente della sanità pubblica, ha annunciato giovedì la sua candidatura al Senato degli Stati Uniti per il seggio del Michigan che sarà vacante nel 2026. Con questo annuncio, El-Sayed diventa il secondo esponente del Partito Democratico a entrare ufficialmente nella corsa per sostituire il senatore Gary Peters, che ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni di midterm del novembre 2026.
L’annuncio di El-Sayed arriva pochi giorni dopo quello dell’ex deputato repubblicano Mike Rogers, che ha lanciato a sua volta la propria campagna elettorale lunedì, confermando così l’apertura di una delle competizioni elettorali che saranno più osservate nel 2026.
L’agenda progressista e il sostegno di Sanders
El-Sayed, 40 anni, ha dichiarato all’Associated Press che la sua candidatura nasce da un’esigenza di giustizia sociale ed economica. “È troppo difficile sopravvivere qui nel Paese più ricco e potente del mondo e non dovrebbe essere così arduo arrangiarsi”, ha affermato nel video del suo annuncio, sottolineando le motivazioni alla base della sua discesa in campo.
I'm running for U.S. Senate.
— Dr. Abdul El-Sayed (@AbdulElSayed) April 17, 2025
Because in the state that built the American Dream, it shouldn't be this hard to get by.
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Già noto al pubblico per la sua fallita candidatura progressista alle primarie democratiche per la carica di governatore nel 2018, El-Sayed aveva ottenuto in quell’occasione l’appoggio del senatore Bernie Sanders.
Sebbene si fosse classificato secondo, fu in grado di superare con un ampio margine l’attuale deputato Shri Thanedar, mentre la vittoria finale andò a Gretchen Whitmer, oggi al secondo mandato da governatrice del Michigan.
Il sostegno di Sanders a El-Sayed si è confermato anche in questa nuova sfida. In un comunicato diffuso giovedì da Semafor, il senatore del Vermont ha ribadito il proprio endorsement al candidato. "Abbiamo bisogno di candidati che si oppongano all'autoritarismo di Trump e proteggano il nostro stile di vita democratico", ha dichiarato.
"Come senatore degli Stati Uniti, affronterà i potenti interessi speciali e creerà un governo e un'economia che funzionino per tutti noi, non solo per pochi".
Un percorso nella sanità pubblica
Residente ad Ann Arbor, El-Sayed ha recentemente diretto il Dipartimento di Salute, Servizi Umani e Veterani della Contea di Wayne, che comprende anche la città di Detroit. In precedenza, aveva ricoperto l’incarico di direttore della sanità pubblica di Detroit, assumendo la guida del dipartimento dopo che la città aveva dichiarato bancarotta nel 2013.
La sua esperienza nella gestione della sanità pubblica, in un contesto segnato da forti difficoltà economiche e sociali, è uno degli elementi centrali della sua piattaforma elettorale.
El-Sayed ha inoltre spiegato che la sua decisione di candidarsi al Senato è maturata anche in risposta al cambiamento radicale del governo federale dopo l’insediamento del presidente Donald Trump e all’influenza delle direttive di Elon Musk, che hanno comportato tagli e riforme significative nelle principali agenzie sanitarie statunitensi.
Tuttavia, El-Sayed ha anche avvertito che i democratici non possono limitarsi a un’opposizione passiva:
“Bisogna presentarsi con una propria analisi indipendente di quello che si ritiene sia il problema e di come si intende risolverlo, se si vuole guadagnare la fiducia del pubblico”.
Una corsa affollata tra Democratici e Repubblicani
Nel campo democratico, oltre ad El-Sayed, ha già annunciato la propria candidatura anche la senatrice statale Mallory McMorrow. Altri nomi che circolano come possibili candidati includono la deputata Haley Stevens e il procuratore generale del Michigan Dana Nessel, anche se nessuno dei due ha ancora ufficializzato l’intenzione di correre per il seggio lasciato libero da Peters.
Sul fronte repubblicano, la candidatura di Mike Rogers segna invece il tentativo di ritorno sulla scena politica di un ex deputato con una lunga esperienza a Washington. L’evolversi della competizione potrebbe dunque trasformare il Michigan in uno degli Stati chiave nelle elezioni del 2026, con una sfida potenzialmente aperta e dall’esito incerto.
Il ritiro del senatore Peters, che lascia vacante il secondo seggio democratico del Michigan al Senato, contribuisce a rendere ancora più strategico l’esito di questa competizione per l’equilibrio dei poteri al Senato.